Emanuela Navone intervista Giorgio Montanari per Finzioni di Poesia (Bertoni editore)

Emanuela Navone intervista Giorgio Montanari: “Finzioni di Poesia” ma non solo

di Emanuela, 25/11/2018

Finzioni Di Poesia - copertina e quarta

Di poesie se ne parla poco, sul mio sito, vuoi perché raramente mi arrivano richieste, vuoi perché non è propriamente il mio campo e vado sempre con i piedi di piombo.

In questo caso, però, ho ritenuto meritevole lasciare spazio alle poesie di Giorgio, perché interessanti e soprattutto suggestive.

Ho deciso così di lasciar parlare lui e le sue poesie, per permetterti ti entrare nel suo piccolo mondo e, sì, magari di emozionarti.

“Ti ho autorizzato
a sbirciare
fra gli scritti di una vita.
Mi rincuora l’idea
di offrirti un’emozione.
Mi inquieta
avere esposto
a sconosciuti
pagine salvate negli anni,
figlie di pensieri fragili,
frutto di istanti di ispirazione (…)”

 

Ciao, Giorgio, parlaci un po’ di te, innanzitutto.

Buongiorno, Emanuela ,e grazie in anticipo per questa chance! Sono Giorgio, un 36enne parmigiano appassionato di Arte in tutte le sue forme (musica, pittura, poesia, fotografia, teatro, design). Da anni lavoro in ambito marketing o commerciale estero, dove ho spaziato fra aziende alimentari e chimiche.

A maggio 2018 ho pubblicato “Finzioni di Poesia”, il mio primo libro, prodotto dall’editore umbro Bertoni EditoreCon l’umiltà dell’esordiente, i miei testi descrivono le sensazioni, i ricordi, i colori; a tratti riflettono sulla natura, altre volte si soffermano sull’anima o scavano nel profondo. Talvolta hanno un tono cupo e introspettivo, altre volte più speranzoso. Le sfaccettature sono tipiche della vita e ho cercato di trasmetterle in “Finzioni di Poesia”.

Gocce d’aprile sul vetro del ristorante.

Lui, sguardo che irrompe nel fumo di un sigaro.

Lei, vestita come la notte.

Una candela respira nel buio della stanza.

L’incontro

Quali sono i libri e gli autori da cui trai ispirazione?

Sin da ragazzo ho apprezzato i versi dei poeti francesi “maledetti” (la scena ottocentesca vedeva Baudelaire, Lautremont, Rimbaud e Verlaine) ma anche icone del novecento (Bukowski, Montale) fino alle grandi firme viventi (De Luca, Gramellini, Baricco).

Ho letto sia romanzi sia poesie e, vi dirò, parte della mia ispirazione è data anche dai testi delle canzoni: dalla perfezione stilistica di De André all’estro di Niccolò Fabi, passando per tanti artisti inglesi o americani (due poesie sono infatti dedicate a voci dell’alternative rock scomparse l’anno scorso).

Galleggiare.
Solcare da soli
distese increspate
d’azzurro e di vento.
La mente ed il cuore
che, a pelo d’acqua,
discordi oscillano.

Soffocare.
Vacilla l’immenso
oceano dei sensi:
sprofondano, alcuni,
travolti da onde;
emergono, altri,
tenaci acrobati.

Annegare.
Il corpo impazzito
arranca, non smette:
la forza del mare
annulla ogni mossa.
Urlare, d’istinto,
poi il sorso finale.

Acqua

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho completato un libro per bambini (con le illustrazioni di Marianna Salerno, laureata all’Accademia delle Belle Arti e docente di Arte e Immagine alle scuole medie) e soprattutto sto lavorando sul mio terzo libro di poesie. “Il terzo?” starete pensando? Sì, perché il secondo è già pronto e sto cercando l’editore giusto per pubblicarlo. Mi piacerebbe cimentarmi col romanzo e sto iniziando timidamente anche questa forma espressiva, tutt’altro che facile e di gestazione molto lunga. Staremo a vedere… non ci fermiamo mai!

Sto viaggiando senza meta
nella nebbia mattutina,
mi perdo.

Inseguendo una cometa
mi rivedo da bambino:
sorrido.

Sto cercando un profeta
che mi aiuti nell’ambita
scelta.

Mentre ruota la moneta
ripercorro la mia vita,
aspetto,
aspetto…

Testa o croce:
un indovino che porge aiuto al mio destino.
Testa o croce?
Mentre non respiro
questa moneta svela il mio destino.

Terminata la discesa
chiudo forte questo pugno
e prego.

Il verdetto dell’attesa
finalmente ora dona
un senso
a tutto…

Testa o croce:
un indovino che porge aiuto al mio destino.
Testa o croce?
Mentre non respiro
questa moneta svela il mio destino.

Aspettando in silenzio
qui, davanti ad un bivio,
interrogo il mio destino.
Si dissolvono i dubbi,
ora indugi non ho:
io traccio il mio cammino!

Testa o croce

Giorgio Montanari è nato a Parma il 18 luglio 1982.
Dopo il diploma di maturità scientifico-linguistica ha conseguito, a pieni voti, la laurea specialistica in Economia (Trade Marketing e Strategie Commerciali).
Dal 2007 lavora in dipartimenti export e marketing di prestigiose aziende italiane. In parallelo, dal 2005, collabora con importanti riviste in qualità di giornalista (specializzandosi nel settore alimentare o in temi ambientali e culturali).
Una sua poesia è presente nel “Catalogo dei primi baci” (2011) dell’artista siciliano Massimo La Sorte, due suoi testi sono presenti in “Marche, Omaggio In Versi” (Bertoni Editore, 2018).
Innamorato dell’Arte in tutte le sue forme (musica, pittura, fotografia, teatro, letteratura), pubblica “Finzioni Di Poesia” nel 2018 per la casa editrice umbra “Bertoni Editore”.
Il suo sito personale è www.giorgiomontanari.it

 

 

(Giorgio ringrazia di cuore Emanuela Navone.
Per gentile concessione; testo tratto da: https://www.emanuelanavone.it/montanari-presentazione/
Info sulla pubblicazione qui: http://www.giorgiomontanari.it/poesia/ )

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