Marcoscrive: blog intervista Giorgio Montanari per Finzioni di Poesia (Bertoni)

Giorgio Montanari intervistato da Marcoscrive

Finzioni di poesia

#storie #libri #romanzi #scrivere #scrittura #segnalazioni

sabato 27 Ott 2018

Posted by marcoscrive

 

 

E’ con estremo piacere che pubblico oggi un’intervista ad un giovane autore: Giorgio Montanari che con il suo “Finzioni di poesia” entra in punta di piedi nella nostra vita mostrandoci il suo mondo attraverso ricordi e vita vissuta. Penso che non ci sia modo migliore per dare il meglio di sé, se non quello di andare a scavare fra ricordi e emozioni provate in questo lungo cammino. Montanari lo fa con grande sensibilità e mestiere.

 

Ecco alcuni dati riguardanti la sua opera:

Autore: GIORGIO MONTANARI

Titolo: “FINZIONI DI POESIA”

Casa editrice: BERTONI EDITORE

Anno: 2018

Pagine: 70

Prezzo: € 12

Come comprarlo: ordinandolo in libreria, oppure online: tutti i link sono elencati qui:

http://www.giorgiomontanari.it/poesia/

Per acquistare su AMAZON cliccare qui:

https://www.amazon.it/dp/8897593941?m=A1SAQ47Y8UKGK5&ref_=v_sp_detail_page

 

Ora però mi faccio da parte e lascio che sia l’autore a presentarsi attraverso questa breve ma profonda e interessante intervista.

 

Parlami un po’ di te: chi sei e cosa fai nella vita

Ciao a tutti e grazie per l’opportunità! Vivo a Parma dove sono nato 36 anni fa. Mi piace l’Arte in tutte le sue forme (musica, pittura, poesia, fotografia, teatro, design). Dal punto di vista occupazionale: dopo essermi laureato in Trade Marketing e Strategie Commerciali, ho sempre lavorato come impiegato commerciale estero e, da tre anni e mezzo, eccomi fra le fila di un’importantissima azienda di Parma con forte vocazione internazionale.

 

Parlami del tuo ultimo libro.

Si tratta della mia “opera prima”, chiamata “Finzioni di Poesia”.

I miei testi, con l’umiltà dell’esordiente, parlano di ricordi, di sensazioni, di passione; alcune poesie sono un tributo alla musica o ad alcune rockstar scomparse, altri scavano nel cupo della mente o esplodono in considerazioni sulla natura e l’ambiente.

Per anni avevo scritto testi isolati, in maniera incostante. La scorsa estate contai i file salvati sul pc e le pagine stampate (e per fortuna le avevo stampate… alcune versioni digitali mancavano: ne è un esempio “Ubiquità”); constatai quindi che i testi erano più numerosi di quanto pensassi e potevano addirittura formare una raccolta!

La casa editrice umbra Bertoni Editore, a maggio 2018, ha pubblicato e valorizzato il mio lavoro, supportandomi nel lancio al Salone Internazionale del Libro di Torino ed organizzando alcune presentazioni (come le due imminenti: il 3 novembre a Roma ed il 10 novembre a Milano).

 

Cosa rappresentano per te le poesie?

Cito un mio testo che sarà presente nel prossimo libro: per me la poesia rappresenta “un vulcano dentro”. Quando scrivo cerco di trasferire sul foglio quello che sto provando nel momento, poi, come uno scultore, correggo e limo nei giorni seguenti. Trascorre sempre un periodo di “quarantena” prima che metta nuovamente le mani sul testo.

 

Quando senti il bisogno di scriverle?

Mi si attiva qualcosa di particolare. Ho creato alcuni testi apposta per partecipare a concorsi o eventi (ad esempio: “Albero Della Vita” fu scritto perché la Bertoni Editore doveva presentare al pubblico dei testi sugli alberi). Possono passare anche settimane di inattività …poi all’improvviso si attiva una scintilla se viene pronunciata una parola per me evocativa, oppure quando accade un avvenimento che mi tocca. Nell’ultimo anno sono stato produttivo e mi auguro tutto ciò faccia sbocciare presto nuovi libri.

 

Perché hai scelto questo titolo?

Con ovviamente il debito rispetto, mi sono permesso di omaggiare “Finzioni” di Jorge Luis Borges, autore che apprezzo molto. Soprattutto, però, mi piaceva così tanto l’idea del doppio significato di “finzione” …che ho citato la Treccani nella prima pagina del volume!

 

Cosa ti aspetti che suscitino in chi le legge?

E’ stato molto gratificante conoscere i pareri delle persone o leggere le recensioni dei giornalisti e dei blogger. Alcuni hanno trovato significati cui non avevo pensato, altri si sono soffermati su situazioni che avrei sperato fossero notate, altri ancora hanno constatato che non è sempre necessario “capire” la poesia perché questa forma di arte deve trasmettere una vibrazione. Fino al momento i riscontri sono stati piacevoli, pur ovviamente avendo ricevuto commenti non sempre in linea con le aspettative.

 

Hai un poeta in particolare a cui ti ispiri?

Uno solo no: sono cresciuto leggendo i poeti francesi ottocenteschi (Rimbaud, Baudelaire, Verlaine) e novecenteschi (Eluard, Prévert) ma anche il più schietto Bukowski; sono stato influenzato anche dai testi musicali, dal rock inglese ed americano con cui sono cresciuto o dal cantautorato italiano “di qualità”. A valle: nel mio scrivere ho abbandonato le rime tempo fa tant’è che per il secondo libro (in fase di ultimazione) ho sposato esclusivamente il verso libero.

 

Che ruolo ha nel mondo supertecnologico di oggi la poesia?

Sono molto preoccupato dalle tecnologie in generale: l’ho descritto in una poesia chiamata “Storia Di Un Impiegato (Nel 2013)” e lo viviamo tutti. La poesia è una nicchia ed, in quanto tale, anche in un mondo high tech può continuare a regalare emozioni primordiali, enigmi e, qualche volta, soluzioni.

 

Non pensi che l’avvento dei mezzi tecnologici e nella fattispecie degli e-book la poesia letta su tablet perda un po’ di fascino?

Alcuni poeti, che si volevano confrontare con me, mi hanno inviato i loro versi via e-mail o in pdf. Non possiedo e-book readers quindi mi è risultato molto difficile approcciarmi ai loro pensieri – già trascorro tantissime ore al pc per lavoro. Rappresento dunque la fetta di consumatori che vogliono “toccare” i libri e conservarli. Chissà se il cartaceo di “Finzioni Di Poesia” resisterà ai secoli!

 

Lascia un messaggio agli utenti del blog affinché siano invogliati a leggere le tue poesie

Invito tutti a scoprire se “Finzioni Di Poesia” parla di realtà o finzione, di vita o di morte, di passato o di futuro. Chi fosse intenzionato può conoscermi meglio e contattarmi tramite il mio sito: www.giorgiomontanari.it

Grazie a te, Marco, per la squisita chance! Grazie a tutti i lettori: non smettete di sognare!

 

E’ stato un piacere Giorgio, spero di ospitarti ancora in occasione di altre nuove uscite!

Marco

 

 

 

(Giorgio ringrazia di cuore Marco Conti, persona precisa, simpatica e professionale.
Per gentile concessione. Articolo originale: https://marcoscrive.wordpress.com/2018/10/27/finzioni-di-poesia/
Informazioni sulla pubblicazione: http://www.giorgiomontanari.it/poesia/ )

 

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